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Castagne in barattolo, da sole o nei dessert

Le castagne in barattolo, oltre all’innegabile vantaggio di essere disponibili tutto l’anno, possono rappresentare un dessert semplice semplice.

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Chi ama le castagne lo sa bene: quando si ha voglia di castagne e non è la stagione giusta, ci sono molti modi per mangiarle. Ci sono le castagne secche, le castagne del prete e naturalmente ci sono anche e soprattutto le castagne in barattolo, che mescolano la dolcezza di questo frutto a un alcolico – come la grappa – che di solito ne esalta il gusto e permette di consumarle a lungo.

Le castagne in barattolo sono particolarmente indicate a fine pasto, come dessert – anche se, per via dell’alcol contenuto nel prodotto, potrebbero essere considerate anche un ottimo ammazzacaffè. Quindi si possono consumare da sole e rappresentano una pietanza di chiusura sempre pronta e che non richiede particolari preparazioni.

A meno che non lo si desideri, ovviamente. Perché una cosa fondamentale che bisogna ricordare delle castagne in barattolo è che esse si prestano benissimo a essere utilizzate durante la preparazione dei dessert, come le crostate di frutta, con o senza gelatina, i dolci al cucchiaio come speciali panna cotta, budino o creme caramel, o, spezzettate, possono entrare anche nelle ciambelle o farcire internamente delle torte, soprattutto grazie alla presenza di un alcolico che può essere trasformato in sciroppo di bagna.

Castagne in barattolo, perché metterle sulla tavola

Abbiamo più volte parlato dell’opportunità alquanto opportuna di concludere un pasto con le castagne, ma non abbiamo affrontato il discorso specifico relativo alle castagne in barattolo.

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Quando le castagne fresche non sono più disponibili – per esempio perché siamo semplicemente in primavera – ci sono moltissimi tipi di castagne in commercio che possiamo consumare. Oggi vogliamo concentrarci sulle castagne in barattolo, che costituiscono un ottimo finale per qualsiasi pasto. Non solo ovviamente, possiamo consumarle in qualsiasi momento della nostra giornata.

Questo avviene perché le castagne in barattolo sono conservate sotto spirito e quindi fungono sia da dessert che da digestivo: due cose buone in una, in altre parole. Molto spesso, per esempio, le castagne in barattolo sono conservate sotto grappa, il che ci permette di gustare insieme due eccellenze agroalimentari italiane in un colpo solo. Il che è una rarità e qualcosa di estremamente saporito.

C’è da dire che spesso le castagne in barattolo vengono vendute con un packaging davvero suggestivo: i barattoli che vengono utilizzati sono sempre molto belli e quindi le castagne in barattolo costituiscono un’eccezionale idea regalo, soprattutto se dobbiamo portare un cadeau a qualcuno che non conosciamo poi così bene. Perché, diciamocelo, le castagne in barattolo piacciono a tutti e non scontentano nessuno.

Castagne in barattolo, come utilizzarle

Sono tanti i periodi dell’anno in cui non ci sono castagne fresche disponibili.

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Come tutta la frutta, anche le castagne seguono le stagioni. Ma ci scoccia un po’, diciamo la verità, dover attendere quasi un anno per gustare uno dei nostri frutti preferiti. E allora come si fa? Si ricorre alle castagne conservate, dalle castagne secche alle ‘nzerte, fino alle castagne in barattolo.

Queste ultime sono utilissime in cucina, perché possono trovare tutti gli utilizzi delle castagne fresche – con la sola eccezione delle caldarroste, per ovvi motivi – dai primi piatti ai secondi, fino ai dolci, sia come guarnizione sia come elemento portante del dessert.

Le castagne in barattolo sono conservate sotto uno strato di alcol, di solito rum oppure grappa, che ne mantiene inalterati il gusto e le proprietà nutrizionali. E possono essere anche uno snack – un po’ calorico per la verità – ma davvero stuzzicante e sicuramente più sano che sgranocchiare junk food davanti alla tv.

Infine, non bisogna dimenticare che le castagne in barattolo sono ottime a fine pasto, per lasciare la bocca dolce per qualche minuto prima di lavare i denti. È un simpatico modo per pasteggiare. E se i latini dicevano «dulcis in fundo» qualche motivo ci sarà pure.