Porcini: la magia della raccolta

I funghi porcini devono essere raccolti per essere portati sulla propria tavola. La raccolta dei funghi è un’attività cui si deve prestare grande attenzione, ma è anche ricca di mistero

Chi va per funghi lo sa bene: trovare i funghi buoni, quelli edibili, rispetto a quelli velenosi, è un’attività che richiede un lungo training. Su internet potete trovare molte informazioni in merito, che forniscono una traccia sul modus operandi che una raccolta di funghi necessità. Ma attenzione: almeno le prime volte, fatevi accompagnare da veri esperti, non si scherza con i funghi e soprattutto con la propria salute.

Ma torniamo all’argomento del post: la raccolta dei funghi porcini. Si tratta di un’attività che può essere appresa anche dai più piccoli, qualora abbiano dei genitori o degli zii appassionati in tal senso, tanto che capita spesso di vedere i più piccoli intenti nella raccolta dei funghi porcini nel corso delle escursioni ad hoc.

Si tratta di momenti assai poetici e molto molto affascinanti: la scoperta dei funghi è una vera e propria sorpresa anche per l’occhio più allenato e subito, appena trovati, subentra la gioia e poi l’attesa del piatto che accoglierà queste prelibatezze. Esiste una magia immensa nella raccolta dei funghi, ma c’è anche dell’altro.

Raramente, infatti, un raccoglitore di funghi porcini rivelerà agli altri i luoghi in cui si reca per il suo ricco bottino. Non si tratta di essere gelosi della propria attività, bensì di un pudore antico, di un rispetto per la natura, come ci fosse un dialogo diretto con i funghi porcini e un loro svelarsi al raccoglitore. Che siano anziani o giovani i raccoglitori in questione, il succo non cambia: mai nessuno vi dirà dove li va a prendere. Magari vi consiglierà su come riconoscerli, vi metterà sull’attenti da eventuali pericoli, ma i luoghi no. Quello è un segreto che il raccoglitore condivide solo con Madre Natura.

Un pensiero su “Porcini: la magia della raccolta

  1. quadri economici

    Suggestivo questo testo, che avvolge la raccolta dei funghi in un alone di magico mistero. Si’, forse e’ proprio cosi’: il fungaiolo „dialogo” con i funghi e, spingendosi oltre, si puo’ azzardare l’idea che essi si rivelino solo ad alcuni, il che spiegherebbe perche’ ci sono persone dotate di buona vista che i funghi non li trovano lo stesso.

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