È parzialmente errato pensare alle castagne come un solo, unico frutto.
Come le arance, le mele, le ciliegie e tutti gli altri frutti, anche le castagne sono disponibili in diverse tipologie. Intanto c’è da dire che spesso si genera confusione tra castagne e marroni. La differenza – dal punto di vista scientifico-agronomico – è nel numero di frutti settati, che nella castagna è superiore del 12%, mentre nei marroni è inferiore del 12%. Si tratta di due specie completamente diverse, tuttavia la confusione potrebbe derivare dal fatto che entrambe si prestano a molte preparazioni – anche se i marroni sono ideali, per esempio, per la canditura.
Le varietà delle castagne sono tantissime, alcune hanno ricevuto la denominazione Igp (Indicazione Geografica Protetta), come la castagna di Montella e la castagna del Monte Amiata, oppure la denominazione Dop (Denominazione d’Origine Protetta), come la castagna di Vallerano.
Le tipologie più conosciute – e codificate – sono: carpinese, ciria, lojola, montan, neiranda, pastinese, marrone, brandigliana, alotta, lizzanese, agostana, rossera, bellina, biancola, invernizza, raggiolana, valcamonica, verdesa, frombola, pistolese, torcione. Secondo le zone d’Italia, le popolazioni locali hanno però attribuito altri nomi alle castagne. L’agostana, per esempio, è la nostra tempestiva o primitiva, quella che raccogliamo, appunto, in agosto. Ma di questo parleremo ancora più avanti.