Oggi parliamo della differenza tra castagne e marroni, due frutti che si assomigliano e trovano sempre un posto gustoso sulle nostre tavole.
Quando si parla di castagne fresche in vendita, dobbiamo sempre porci prima una domanda: si tratta di castagne o di marroni? Le castagne infatti hanno dei “cugini” molto simili a loro, i marroni. Questi parenti stretti della ben più osannata castagna, si distinguono a ben vedere per tanti piccoli particolari: le dimensioni, la forma, e una volta aperte per la buccia, il sapore e le lavorazioni che si possono fare.
Iniziamo del nome: si chiamano marroni per il loro colore, semplicemente, che è grosso modo lo stesso delle castagne all’esterno, una volta aperto il riccio. Sono stati creati dall’uomo grazie a innesti e incroci, per ottenere un prodotto più dolce e morbido, dal gusto decisamente più persistente, e adatto tanto per fare un esempio per preparazioni dolciarie. Come il nome suggerisce, il Marron glacé per esempio non viene fatto con le castagne, ma con i marroni da canditura, i più pregiati. In generale, i marroni sono la scelta ideale per i piatti che richiedono particolare attenzione alla presentazione.
Le differenze fra castagne e marroni sono anche nelle dimensioni: più piccole e irregolari le castagne, più grandi e regolari i marroni. Inoltre nella forma, schiacciata e a goccia per le castagne e tondeggianti, quasi a forma di cuore per i marroni. Prima abbiamo nominato anche la buccia, scura, spessa e difficile da rimuovere per le castagne, chiara, quasi rossiccia e facile da rimuovere per i marroni.
Il sapore della castagna, come i cultori ben sanno, è con una dolcezza appena accennata, mentre i marroni sono più croccanti e hanno un gusto più deciso. Per questo motivo, le prime sono ottime come caldarroste o bollite, mentre i secondi per preparazioni composite, come quelle della pasticceria. In ogni caso, qualunque sia l’uso che ne facciate, entrambi i frutti sono ugualmente ottimi da mangiare.