Le caldarroste non sono semplicemente buone e sane, ma rappresentano parte della nostra cultura alimentare.
Le caldarroste non sono semplicemente delle castagne arrostite sul fuoco. O meglio, lo sono ma non sono solo questo. Sono parte della nostra cultura popolare in campo alimentare. Tutto parte dal fatto che in molte zone di montagna le caldarroste hanno rappresentato per secoli la “merenda” per eccellenza, buona e sana: le castagne erano in abbondanza e farle diventare caldarroste era il metodo più semplice e veloce per prepararle al meglio, senza perdere le sostanze nutritive e… per riscaldarsi le mani mentre le si sbucciava.
Nei periodi più bui della storia d’Italia, quando la povertà imperava, le castagne erano una risorsa per tutti: quando i cereali scarseggiavano, le castagne e la farina di castagne rappresentavano un’autentica risorsa per il sostentamento di ampie fasce di popolazione.
Oggi il romanticismo fa il resto. Le castagne sono un vero e proprio rituale in autunno: un caminetto acceso, dei bambini che giocano, magari degli amici intenti a sorseggiare del vino rosso con delle calde caldarroste tra le mani e magari una pigna che spande profumo di resina per tutta la casa. È questo, in fondo, il fascino del periodo autunnale, è questo il fascino delle castagne.