E’ strano pensare come la tradizione si unisce alla tecnologia al mondo di internet, perchè dico questo, la Nzerta è espressione di ricordi e di tradizioni, nelle zone collinari dell’alto casertano c’è un paese, Vezzara, dove nasce la nzerta. La storia è antichissima, alla fine della raccolta delle castagne quando il mercato non dava più il giusto risultato economico, i contadini raccoglievano le castagne e le mettevano al sole per farci fare la cosiddetta “faccia”, dopo alcuni giorni che le castagne si erano asciugate,alla sera le famiglie si riunivano e si faceva la nzerta (infilare le castagne una ad una con uno spago fino a formare una collana), questo lavoro veniva svolto per quasi tutto il periodo invernale, le castagne infilate venivano poi cotte al forno dove le massaie facevano il pane. Le castagne così preparate si conservano fino a maggio giugno dell’anno successivo. Per gustarle è semplicissimo basta sfliarle nella quantità voluta e bollite per circa 30 minuti, scolarle in una scola pasta e le castagne sono pronte, dolcissime e gustosissime si mantengono in frigo per 3/4 giorni.