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Vendita castagne per caldarroste

Vendita castagne per caldarroste e noci: il connubio possibile per il dopopasto

Il rito del dopopasto: non solo caffè o digestivo, castagne, caldarroste e noci rappresentano il momento conviviale più bello.

La vendita castagne per caldarroste è qualcosa che ricorre ogni autunno. Ed è accompagnata da alcuni altri riti connessi: le castagne in bella vista nel centrotavola, la preparazione prima della cottura delle caldarroste e poi naturalmente il dopopasto, che non è un fattore rituale da sottovalutare.

C’è infatti chi a fine pasto vuole un caffè per proseguire la giornata senza l’abbiocco postprandiale, c’è chi preferisce un amaro per digerire. Ma quando c’è ancora un po’ di tempo prima di tornare al lavoro, la scelta ricade su due cose: le caldarroste e la frutta secca. Due alimenti, in altre parole, che rappresentano un connubio davvero interessante a fine pasto.

Probabilmente la ragione è nel tempo che ci si prende per sbucciare questi due cibi, ovvero un po’ di tempo che ci si prende per sé, per chiacchierare con la propria famiglia o magari gli amici che sono passati per la fine del pranzo, il tempo per scherzare, e soprattutto il tempo per gustare queste bontà in guscio.

Caldarroste e noci rappresentano un connubio interessante, in ogni caso, anche per un’altra ragione, ovvero il contraltare di gusti che esprimono. Da un lato ci sono le caldarroste, che vengono da dolci, dolcissime castagne che incontrano il fuoco per esplodere in un sapore unico, dall’altro ci sono le noci, irregolari e amarognole. In questo modo avrete a vostra disposizione il dolce e l’amaro, il morbido e il croccante, in tanti toni dal beige al marrone.

Noci e castagne esprimono ciò che di meglio l’autunno ha da offrire e il dopopasto è solo uno dei tanti momenti per assaporare questa frutta. Ma a volte, nel tran tran della vita quotidiana, è questo momento che fa più bene al cuore e all’anima.

Raccolta castagne

Le fasi della raccolta delle castagne: dalla cernita alla vendita

Raccolta castagne e altre fasi: ecco come questi frutti compiono un lungo viaggio dall’albero alle nostre tavole.

Vi siete mai chiesti quali siano i passaggi che fanno tutti i prodotti che arrivano sulla vostra tavola? Per le castagne, gli step sono davvero tanti e particolareggiati. Perché l’uso che ne viene fatto è così vario che non basta dividere i frutti buoni da quelli bacati. Tanto per fare un esempio grossolano.

Se la farina di castagne può essere prodotta con qualunque pezzatura (ovvero con qualunque grandezza della castagna) così non si può dire delle caldarroste. Queste devono essere grandi abbastanza per poter essere gustate al meglio. E quindi si parte appunto da una precalibratura, che serve appunto a dividere i frutti piccoli, da inviare alle fabbriche, dai grandi, pronti per ristoratori, caldarrostai e per le filiere dei supermercati, dove li possiamo acquistare.

Le castagne piccole saranno quindi destinate a usi diversi dal consumo diretto a tavola, perché la castagna, se di buona qualità, fa la sua bella figura su qualunque piatto, dai primi ai dolci, sotto qualunque forma.

Ci sono poi alcuni passaggi “tecnici”, di carattere conservativo. Dopo questi trattamenti, si arriva a una calibratura definitiva, e quindi a una divisione per pezzatura. Solo a questo punto verrà effettuata la pulizia e il confezionamento. Basti pensare che, a differenza di un’arancia, le castagne sono formate da un riccio esterno, poi un guscio duro e infine un guscio morbido. O meglio una pellicina, che avvolge il frutto vero e proprio.

Quindi, dalla cernita in poi, in realtà partono diversi controlli, dall’eliminazione dei frutti da eliminare perché bacati, allo spazzolamento senza il quale non avrebbero quella “faccia” lucida, che tanto ci attrae.

Il confezionamento, con tanto di etichetta su cui è indicato anche il luogo di provenienza geografica, oltre alla pezzatura e la tipologia, fanno il resto.

È così che noi possiamo arrivare all’acquisto, con il cuore che batte nel ricordarci di quando i nostri genitori e i nostri nonni prendevano le castagne per metterle sul fuoco, magari proprio del caminetto acceso in inverno. E, per mantenere viva quella tradizione familiare, saremo noi stessi a incidere ogni frutto per metterlo sul fuoco a nostra volta. Per gustare delle magnifiche caldarroste.

Dessert con le castagne

Dessert con le castagne: tradizionali o rivoluzionari? Alcuni esempi

Sono tantissimi i dessert che si possono preparare con le castagne e con gli ingredienti derivati da questi frutti: come fare un cucina, alcuni consigli.

Non solo decorazioni – anche se le decorazioni con castagne e caldarroste sono bellissime e buonissime. Sono tantissimi i dessert con le castagne che una persona può preparare in casa: si va dai più semplici, come il castagnaccio, ai più compositi ma ugualmente tradizionali come i marron glacé oppure il Mont Blanc, che come sosteneva Nanni Moretti nel film “Bianca”, si basa su un equilibrio delicato:

«Lei mi sta scavando sotto e mi toglie la panna. La castagna da sola, sopra, non ha senso. Il Montblanc non è come un cannolo alla siciliana, che c’è tutto dentro e come uno zaino lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro: il Montblanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte».

C’è però una grande differenza tra il Mont Blanc che si prepara con le castagne intere – da cuocere e poi da tritare finemente – e il castagnaccio: c’è che quest’ultimo si basa su un ingrediente, appunto, derivato da questi frutti, ovvero la farina di castagne. Si tratta di un ingrediente cui dovremmo ricorrere molto più spesso: la farina di castagne non contiene glutine e quindi è molto inclusiva perché i dessert con questo ingrediente possono essere consumati da chi soffre di celiachia. Viene inoltre indicata in molte diete prescritte dal nutrizionista in presenza di patologie croniche, anche perché fornisce un buon apporto di carboidrati non zuccherini e anche tanta fibra, per aiutare l’intestino a funzionare meglio.

È con la farina di castagne che i nostri dessert casalinghi possono risultare rivoluzionari: con la farina di castagne potete infatti preparare ciambelle e ciambelloni, frillette e crêpes, basi per torte e tutto quello che vi possa venire in mente. Interessante vero? È un approccio salutare quello di uscire dal circolo vizioso delle farine bianche troppo raffinate e abbracciare uno stile di vita sano che parte dalla nostra tradizione ma che al tempo stesso tutto ciò che sappiamo oggi riconosce come cibo benefico per l’organismo.