Raccolta castagne e altre fasi: ecco come questi frutti compiono un lungo viaggio dall’albero alle nostre tavole.
Vi siete mai chiesti quali siano i passaggi che fanno tutti i prodotti che arrivano sulla vostra tavola? Per le castagne, gli step sono davvero tanti e particolareggiati. Perché l’uso che ne viene fatto è così vario che non basta dividere i frutti buoni da quelli bacati. Tanto per fare un esempio grossolano.
Se la farina di castagne può essere prodotta con qualunque pezzatura (ovvero con qualunque grandezza della castagna) così non si può dire delle caldarroste. Queste devono essere grandi abbastanza per poter essere gustate al meglio. E quindi si parte appunto da una precalibratura, che serve appunto a dividere i frutti piccoli, da inviare alle fabbriche, dai grandi, pronti per ristoratori, caldarrostai e per le filiere dei supermercati, dove li possiamo acquistare.
Le castagne piccole saranno quindi destinate a usi diversi dal consumo diretto a tavola, perché la castagna, se di buona qualità, fa la sua bella figura su qualunque piatto, dai primi ai dolci, sotto qualunque forma.
Ci sono poi alcuni passaggi “tecnici”, di carattere conservativo. Dopo questi trattamenti, si arriva a una calibratura definitiva, e quindi a una divisione per pezzatura. Solo a questo punto verrà effettuata la pulizia e il confezionamento. Basti pensare che, a differenza di un’arancia, le castagne sono formate da un riccio esterno, poi un guscio duro e infine un guscio morbido. O meglio una pellicina, che avvolge il frutto vero e proprio.
Quindi, dalla cernita in poi, in realtà partono diversi controlli, dall’eliminazione dei frutti da eliminare perché bacati, allo spazzolamento senza il quale non avrebbero quella “faccia” lucida, che tanto ci attrae.
Il confezionamento, con tanto di etichetta su cui è indicato anche il luogo di provenienza geografica, oltre alla pezzatura e la tipologia, fanno il resto.
È così che noi possiamo arrivare all’acquisto, con il cuore che batte nel ricordarci di quando i nostri genitori e i nostri nonni prendevano le castagne per metterle sul fuoco, magari proprio del caminetto acceso in inverno. E, per mantenere viva quella tradizione familiare, saremo noi stessi a incidere ogni frutto per metterlo sul fuoco a nostra volta. Per gustare delle magnifiche caldarroste.