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Vendita castagne italiane

Vendita castagne italiane: le caratteristiche da conoscere

Le castagne italiane non sono solo buone e sane, ma possiedono anche delle caratteristiche ben specifiche che vale la pena conoscere e riconoscere, al fine di non incappare in confusione: ecco quali.

La vendita castagne italiane, o meglio il loro acquisto, deve avvenire nella consapevolezza che questi frutti possiedono delle caratteristiche. La prima di esse è sicuramente relativa ai valori nutrizionali: le castagne possiedono infatti molti carboidrati e fibre ma anche vitamine e minerali (in particolare potassio, calcio, fosforo e ferro). Grazie a tutto questo, le castagne italiane presentano proprietà digestive notevoli, perché risultano leggere e facilmente digeribili. Un bel vantaggio, non vi pare?

Anche il loro sapore corrisponde a una caratteristica, perché è speciale: le castagne sono dolci e possiedono un retrogusto lievemente nocciolato, il che le rende un frutto assolutamente unico e ideale per diverse preparazioni dolci o agrodolci. Forse per questo esistono in tutta Italia moltissime persone appassionate di questo frutto. E ne hanno ben donde!

Non solo gusto: le castagne italiane sono molto particolari al tatto, poiché quando diventano caldarroste possiedono una texture ruvida e croccante, mentre quando sono cotte in umido risultano morbide e cremose (tra i polpastrelli ma soprattutto tra i denti). E qui giungiamo appunto a un corollario: la versatilità. Si può preparare un intero pasto con le castagne italiane, basta attingere alla tradizione culinaria ma anche alla propria fantasia.

L’ultima caratteristica peculiare delle castagne italiane è la stagionalità. Infatti, quando i frutti sono freschi, sono disponibili in autunno e in inverno. Ma, per la verità, esistono anche delle primizie e delle tardive, tanto da arrivare da agosto a marzo. Niente paura: per gli amanti di questi frutti, le castagne sono disponibili anche in una declinazione conservata, dalle castagne in barattolo a quelle secche, in modo da mangiarle e utilizzarle in cucina per le proprie ricette anche tutto l’anno.

Caldarroste no, castagne matte

Caldarroste: la leggenda delle castagne matte

Le castagne matte non sono vere castagne e a differenza dei frutti del castagno non diventano caldarroste, ma sono tossiche.

Si trovano nelle città e non nei castagneti di collina o montagna e non diventeranno mai ottime caldarroste (anzi, non mangiatele, sono tossiche): si tratta delle castagne matte, i frutti dell’ippocastano che spesso e a torto vengono confuse con i frutti del castagno.

Che sono davvero molto diversi: le castagne commestibili si trovano in un riccio marrone pieno di spine e hanno infruttescenze multiple, hanno un aspetto puntuto e il fondo ha bordi regolari; le castagne matte si trovano invece singolarmente in un riccio vedere con poche spine, sono rotondeggianti ma il fondo presenta bordi irregolari.

Tuttavia le castagne matte sono al centro di una bizzarra leggenda: si dice infatti che tenerne alcune in tasca prevenga o faccia passare il raffreddore – il che, se fosse vero, tornerebbe utile in questi ultimi scampoli di inverno, in cui umidità ed escursione particolarmente ampia si fanno sentire eccome.

Stando alla leggenda, sarebbero gli gnomi a donare agli esseri umani le castagne matte, come rimedio naturale contro i malanni di stagione. Tuttavia la ragione non la si conosce, perché a quanto pare questi inesistenti esserini sarebbero molto gelosi dei loro segreti sulla natura. Ovviamente parliamo di leggende e non di scienza, anche se quando si parla di castagne matte è giusto rispolverare anche qualche concetto scientifico e tangibile.

Il concetto in questione è la non commestibilità delle castagne matte, che contengono saponine, sostanze che danno sintomi molto gravi: vomito, diarrea, emolisi (distruzione dei globuli rossi), dolori all’addome, irritazione dell’esofago.

In altre parole, se trovate dei frutti in città e non vi sembrano castagne, non mangiatele: andate invece in una rivendita di vere castagne e acquistate frutti sicuri e tracciati, non potrete sbagliare.

Prezzo castagne

Prezzo castagne, inizia l’attesa per il 2019

Prezzo castagne 2019, si comincia a parlare con un dato rassicurante: la produzione è ripartita in maniera considerevole l’anno scorso.

Prezzo castagne

Eh sì, non è più periodo di castagne fresche. Ogni anno, a questo punto, ci viene una gran nostalgia, ma comunque cerchiamo di mantenere viva la nostra passione consolandoci con castagne in barattolo, marron glacé o altro. E iniziamo a pensare come potrebbe essere la prossima stagione delle castagne fresche che – va da sé – partirà come sempre alla fine dell’estate.

Come l’anno scorso, prevediamo che sia molto buona. Il cinipide del castagno è stato definitivamente sconfitto e grazie ad armi biologiche – come antagonisti naturali. Lo dicono i dati di Coldiretti, riportati qualche mese fa in un articolo de La Stampa. I numeri parlano chiaro: il raccolto si è attestato sui 30 milioni di chili, con un aumento dell’80% «rispetto al minimo storico di 18 milioni di un quinquennio fa».

Cinque anni fa la colpa fu appunto del cosiddetto cinipide galligeno del castagno, un parassita di origine cinese che attaccò le piante in moltissimi luoghi di Italia. Ma quel fenomeno appare ormai essere (fortunatamente) nel passato e la produzione da astanicoltura ha trovato negli scorsi mesi una sferzata non da poco di aria fresca. L’idea è che quindi il prezzo castagne rimarrà inalterato per il 2019, salvo diventare ancor più conveniente nel rapporto con la qualità.