Castagne e tradizione contadina

Le castagne sono un frutto con una storia importante quando parliamo di tradizioni popolari.

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Le castagne, infatti, costituivano un tempo la base dell’alimentazione per le popolazioni contadine delle zone collinari o di montagna – come per esempio la zona di Roccamonfina. Questo accadeva perché – nonostante non esistessero ancora potenti mezzi tecnologici per conservare questo frutto, i contadini erano riusciti a trovare il modo di conservarlo e di utilizzarlo in molte preparazioni.

Proprio qualche settimana fa vi facevamo l’esempio della minestra di castagne, un antico piatto contadino molto gustoso, soprattutto d’inverno, che è giunto fino a noi. Ma non bisogna pensare che non si tratti di una ricetta dal gusto molto raffinato: dove ci sono le castagne parliamo sempre di piatti decisamente delicati e dedicati a palati gourmet.

Uno dei metodi di conservazione per le castagne – in modo che si potessero consumare anche in quei periodi dell’anno è la celebre nzerta. La nzerta consiste in una sorta di collana di castagne che permette un’essiccazione naturale, un po’ come avviene in maniera analoga con peperoncini o pomodori da pendola. A ben guardare, dobbiamo ritenerci fortunati che i contadini di un tempo abbiano valorizzato così tanto le castagne. Che ora giungono fino a noi e possiamo fare tesoro delle consapevolezze culturali del passato.

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