Acquisto castagne per caldarroste

Acquisto castagne per caldarroste: cosa sapere della raccolta

Oggi ci focalizziamo sulla raccolta delle castagne, ciò da cui tutto parte prima che le caldarroste giungano sulla nostra tavola.

Prima dell’acquisto castagne per caldarroste, c’è la raccolta. La raccolta delle castagne è forse il momento in cui si è più a contatto con ciò che la natura offre di questo frutto. O meglio, come chi è esperto del settore sa, del seme del frutto, perché la castagna è il seme del frutto del castagno stesso.

Una cosa che, invece, sa anche chi non è del settore è che la castagna è un prodotto autunnale, a differenza di tanti altri prodotti della terra. La raccolta viene effettuata tra settembre e novembre, e riguarda le castagne mature che sono cadute in modo naturale dagli alberi, sia con il riccio ancora chiuso che ormai aperto. Un riccio che cade è appunto il segno che è ormai maturo e pronto per la tavola. Ma, prima di arrivare nei supermercati ed entrare a far parte dei nostri banchetti, deve passare numerose fasi. Eccole.

  • Il periodo di raccolta. La raccolta avviene solitamente tra settembre e novembre, quando appunto le si trovano a terra, cadute dagli alberi.
  • Ricerca delle castagne. Con foglie e rametti presenti, vanno appunto minuziosamente cercate a terra. Le si trova avvolte nel riccio, che è il ruvido guscio esterno, o nella caratteristica forma marrone e liscia, se il riccio si è aperto e sono saltate fuori.
  • Raccolta. La prima cernita va fatta direttamente a terra tra le castagne senza riccio, per eliminare i cosiddetti guscioni, le castagne appiattite e vuote. Quelle buone vengono messe in cestini di vimini o juta, per farle traspirare.
  • Pulitura. Le castagne con il riccio vanno lavorate rompendone il guscio con le mani guantate, per la presenza di punte acuminate, o con attrezzi adatti.
  • Asciugatura. La parte più rilassante: tutte le castagne ormai scelte e pulite vanno lasciate all’aria per farle asciugare.
  • Conservazione. Le castagne, ormai pronte, possono essere lasciate negli stessi cestini, in un luogo fresco e asciutto, o congelate per una conservazione più lunga o che preveda un uso differente dalle classiche caldarroste (pensiamo ad esempio alle confetture).

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